incesto
Amarcord.. l'iniziazione incestuosa


15.09.2019 |
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"" "è una stronza, vuole tutto come li pare..."
Siamo alla fine degli anni 70; all'epoca avevo 17 anni , fisico esile, pochi peli, bruttino, di maschile in me vedevo poco..nel periodo estivo, lavoravo come apprendista in un bar del centro della mia città;
in casa restavamo solo io e mio fratello maggiore, i miei trascorrevano la stagione in una casa al mare.
Quello che vi vado a raccontare, ha rappresentato l'iniziazione del mio percorso, e la consapevolezza di come mi vedevo e cosa volevo essere in questo mondo: una troietta succhia cazzi..
durante il giorno passavo il tempo al bar e mio fratello dalla sua fidanzata, in pratica ci si vedeva solo la sera a letto dove si condivideva la sessa camera.. lui era un tipo molto maschile, rude nei modi, taciturno, peloso da ogni parte, sempre in mutande che mi girava per casa, toccandosi sempre il pacco; per me era un supplizio, perché mi sentivo attratto e dovevo respingere tutte le pulsioni, sfogandomi solo nel bagno; non nego che più di una volta ho spiato dal buco della serratura mentre lui era nel bagno, oppure la notte magari mi alzavo mentre dormiva per la curiosità di vederlo, magari nella speranza di cogliere particolari eccitanti, il sedere peloso, il pelo che usciva ribelle e folto dalle mutande.. (a quei tempi la depilazione nel maschio non esisteva, per fortuna);
il nostro rapporto si limitava a poche parole, ogni tanto si giocava, lui faceva giochi di forza con me dove io ero sempre il perdente e sottomesso, mi eccitava molto..
e proprio una sera, mentre giocavamo io nello scappare dalle sue prese scivolo sul pavimento, lui mi mette un piede sul petto e mi blocca; "ora sei mio, non ti muovere.." si inginocchia mettendomi una gamba sul petto e le due mani mi tengono le braccia e le gambe;
"ti conviene dichiararti sconfitto, altrimenti dovrò passare alla punizione massima, visto che ti sei permesso di offendermi.. " "dai mollami Mario, non rompere mi fai male, uffa,
ok dai , hai vinto, stronzo!" "cosa hai detto? ripeti, " "no" "ripeti .... bene, ricordati che te la sei cercata..." mi prende di peso e tenendomi per i capelli mi porta sul suo letto, lui seduto io sopra le sue gambe pelose, non parla, mi tira giu le mutandine, e inizia a sculacciarmi...
non riesco a parlare, ogni sculaccione grido, e lui continua.. avverto ad un certo punto un certo accanimento nei sui confronti, e spesso il pollice si sofferma sul mio solco, entrando sempre più all'interno, come a farsi spazio in quella natura ancora vergine, sento qualcosa di umido proprio li, vicino al buchetto, e il pollice sempre più agressivo, e poi lo sento dentro, grido, mi ribello, lui in silenzio continua, sono bloccato avendo il suo braccio che mi cinge la vita.. inizia un monumento lento dentro, ha smesso di sculacciarmi.. sento questo pollice entrare ed uscire.. avverto sotto qualcosa di duro vicino al mio braccio.. non parlo più, capisco che siamo passati ad altra dimensione, quella che rappresentavo seduto sul wc..
tiene il dito dentro e lo muove, mi piace, vorrei gridare dal piacere, non posso..
ad un tratto mi libera, si alza e va in bagno.... lo seguo restando fuori e guardando dal buco della serratura lo vedo seduto sul water, la testa appoggiata al muro e poi un sospiro liberatorio... ritorno nel mio letto, e mi accorgo di avere il pisello bagnato..
il giorno dopo al bar, complice la storia notturna, mi sento strano, ogni cosa la vedo sotto un altro occhio, il collega che mi struscia dietro il banco, le battute degli avventori.. è come se avessi tolto un velo ..
come sempre alla stessa ora viene a bere il caffè il Sig. Rodolfo, prima di andare in ufficio;
imponente, serioso, con dei grossi occhi celesti che mi mettevano a disagio; quel pomeriggio quegli stessi occhi li vedevo ancora più violenti, come se mi spogliassero, vedevo in quella figura di uomo maturo qualcosa di perverso;
i giorni passarono, la sera a letto le cose erano molto più silenziose, non abbiamo più giocato con mio fratello, e il Sig. Rodolfo, inizio a parlarmi.. cose banali, pero' mostrava interesse nei miei confronti.. un giorno, mentre si parlava, ero fuori dal banco che pulivo una vetrina in basso, mi giro a guardarlo e l'occhio mi cade sulla patta dei pantaloni, lui vede, ed inizia con la mano nella tasca a muoverla lentamente... posa la tazzina sul banco, saluta e mi passa accanto strusciandomi, avverto il suo membro, grosso... mi sento bagnato sotto.
siamo arrivati in agosto, la città semi deserta, mio fratello con lo stesso comportamento, come se fosse in imbarazzo per aver superato un limite.. io nei miei stupidi 17 anni al contrario sono deciso ad andare ancora avanti, scoprire e gettarmi in un mondo perverso fatto di uomini perversi che si toccano per invogliarmi...
era esattamente il 10 agosto, mio fratello rientra verso le 23, lo vedo ancora più strano del solito, gli occhi rossi; chiedo se tutto ok, lui mi racconta di aver fatto discussioni con la sua fidanzata.. si spoglia ed entra nel letto.. nel silenzio, mi alzo e mi siedo accanto a lui...
"niente di tragico spero.." "è una stronza, vuole tutto come li pare.. sono stufo..." mentre parla mette una mano dentro le mutande... "se non venivo via guarda..."ed alza la mano, la stessa che aveva dentro, a mo di pugno.. prendo quella mano, la tengo, la massaggio... lui si rilassa,
"vieni, stenditi accanto a me.. dai..." io ubbidisco.. ci ritroviamo su un fianco entrambi, lui si accosta e mi abbraccia, il contatto del suo corpo con il mio mi manda in estasi... la sua mano scivola.. mi tocca, si addentra all'interno delle mutande, le abbassa.. il calore delle mutande
il suo pelo, poi, qualcosa di ancora più caldo, umido, il culetto inumidito dalla sua saliva, e quel membro induritosi lo sento dentro... dolore, poi goduria...
arriva diretto come un treno dentro di me.. mi giro, prendo il suo cazzo barzotto in mano scivolo lentamente, e lo prendo in bocca... la prima volta, di tutto... quante sensazioni, quel gusto di cazzo con lo sperma.. inizio a succhiarlo lentamente, lui mi lascia fare poggiando la sua mano sulla mia testa... lentamente si indurisce di nuovo.. poi sborra dentro la mia bocca..
non successe mai più nulla, dopo qualche mese si sposo' con la stessa fidanzata.. mai e poi mai quello che è accaduto è riaffiorato..
siamo ai giorni nostri..
sono in centro per commissioni, entro in un bar vicino a dove lavoravo tanti anni prima..
mentre bevo un caffè mi giro e noto un signore anziano, lo riconosco, il Sig; Rodolfo,
ci guardiamo, gli stessi occhi..
poso la tazzina, passo vicino a lui, e nel divincolarmi tra gli avventori sfiora la mano sul suo cazzo..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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